Parte la caccia al numero 1, anche se nel cupolino del campione del mondo svetta il brand del numero 20 di Fabio Quartararo. Il “cacciatore numero 1” ha invece il numero 63, quello di Pecco Bagnaia, ma anche il 93 di Marc Marquez, il marziano atteso al riscatto dopo due stagioni senza l’alloro iridato.
Di seguito i profili dei tre favoriti al titolo e il “nostro” preferito (quindi non scommetteteci, di solito non azzecchiamo mai). Segui il resoconto dell’annata su IspirazioneSportiva
Il profilo di Quartararo nel sito ufficiale MotoGP: 8 vittorie in MotoGP, 15 pole
“Inizia a correre a quattro anni e presto si trasferisce in Spagna per continuare la crescita agonistica. Nel 2013 vince il FIM CEV Repsol, impresa che ripete anche la stagione successiva. Visto il suo talento, viene modificata la norma che nega l’accesso al mondiale Moto3™ ai minori di 16 anni permettendo ai vincitori del CEV di accedere direttamente alla competizione. Il francese debutta nella categoria cadetta nel 2015 con la Honda del team Estrella Galicia 0,0. Sale sul secondo gradino del podio alla seconda gara ripetendosi in Olanda dopo aver centrato le pole a Jerez e Le Mans ma un infortunio mette fine alla sua stagione. Torna in pista nel 2016 con Leopard Racing dove ritrova Christian Lundberg, il tecnico che lo aveva accompagnato nella conquista del primo titolo nel CEV. Nel 2017 prende il posto di Alex Rins nella scuderia Paginas Amarillas HP 40 in Moto2™. L’anno dopo è Luca Boscoscuro a scommettere su di lui mettendogli a disposizione una Speed Up. È questa la stagione del riscatto e Quartararo consolida la sua crescita vincendo il GP di Catalogna e tornando sul podio ad Assen. Nel 2019, a 19 anni, approda alla massima categoria con Petronas Yamaha SRT firmando la pole position a Jerez e diventando il pilota più giovane ad aggiudicarsi la partenza dalla prima casella in classe regina. È la stagione che lo consacra come rivelazione della massima classe grazie a sei pole position e sale sul podio in sette occasioni. Nel 2020 corre con una M1 ufficiale e al GP di Spagna arriva la prima vittoria nella massima cilindrata, bissata sette giorni dopo sulla stessa pista e poi a Barcellona. La corsa al successo finale è posticipata al 2021 con i colori della scuderia ufficiale Yamaha. In questa stagione scrive una pagina di storia: grazie a cinque vittorie e altri cinque podi porta a casa il titolo mondiale diventando così il primo francese a coronare il proprio sogno iridato nella classe regina. Nel 2022 tenterà il bis sempre con il team ufficiale Yamaha”.
La risposta su chi è Francesco Bagnaia, speranza numero 1 dell’ItalMoto, sempre dal sito ufficiale MotoGP: 4 vittorie in MotoGP, 6 pole position.
“Dopo i primi successi in Minimoto e con la MiniGP, partecipa al Campionato Mediterraneo 125cc PreGP. Il team Monlau Competició scommette su di lui per la stagione 2012 del CEV e Pecco dimostra di essere un ottimo ingaggio vincendo la gara al Montmelo. Nel 2013 approda in Moto3™ condividendo il box con Romano Fenati nel Team Italia FMI ma la stagione è complicata. Nel 2014, in sella alla KTM dello SKY Racing Team VR46, entra nella top 10 in diverse occasioni ma è nel 2015 che consolida la sua crescita. La Mahindra della struttura Aspar è una grande scuola e Bagnaia sfiora ripetutamente il podio. La stagione successiva si piazza tra i primi in sei GP fino a conquistare la prima vittoria ad Assen, risultato bissato a Sepang ed inedito per la moto italo-indiana. Ncel 2017 torna a vestire i colori dello SKY Racing Team VR46 ma questa volta lo fa in Moto2™. A fine stagione è il miglior esordiente della categoria con quattro podi all’attivo. Nessun cambio per il 2018 e la certezza di essere l’uomo del momento. Grazie ad otto vittorie e a quattro podi è campione del mondo Moto2™ e compie il passaggio in MotoGP™ dove ad aspettarlo c’è la DesmosediciGP del team Pramac Racing. La massima categoria risulta essere più complicata del previsto per il piemontese che però non si arrende e continua a lavorare. L’obiettivo della top 10 nel 2020 è più volte centrato e Pecco dimostra anche di poter vincere con prestazioni cristalline e una piazza d’onore. Tutto questo gli varrà la chiamata del Ducati Team nel 2021. ‘Pecco’ è autore di una stagione da sogno: si laurea vicecampione del mondo regalando spettacolo insieme al neo iridato Fabio Quartararo nell’arco dell’intera annata che lo vede anche conquistare il titolo Costruttori insieme a Ducati e al suo compagno di box Jack Miller. Per Bagnaia il 2021 è ricco di soddisfazioni dal momento che vince quattro gare e ottiene altri cinque podi. Il 2022 lo vedrà ancora in sella alla moto del team ufficiale di Borgo Panigale: sarà l’anno giusto per vederlo coronare il sogno iridato?”
Mai dimenticare il marziano Marc Marquez: 59 vittorie in MotoGP, 62 pole
“Vince il titolo iridato in 125cc e in Moto2™, poi compie il passaggio in MotoGP™ nel 2013. Dopo una battaglia lunga tutta una stagione con Jorge Lorenzo diventa il più giovane campione della categoria siglando una serie infinita di record. Il 2014, la sua consacrazione: vince le prime dieci gare consecutive e, grazie ad altri podi e piazzamenti importanti, conquista la sua quarta iride con tre gare d’anticipo. Il 2015 si rivela impegnativo con una Honda difficile da domare, qualche speranza si accende quando ad Assen passa al telaio dell’anno precedente raggiungendo alla fine il terzo posto in campionato. Nel 2016 torna di forza tra i pretendenti al titolo. Vince due GP e, arrivando costantemente sul podio nelle prime quattro gare, comanda la classifica iridata fino al GP di Francia. Al Mugello è secondo e i successivi podi in Catalogna, ad Assen e a Brno, oltre alla vittoria in Germania, lo rilanciano in vetta alla classifica generale laureandosi campione per la quinta volta. Inizia il 2017 con l’obiettivo di difendere il trono; non brilla nei primi GP ma, nonostante gli errori e il duello con Andrea Dovizioso, con sei vittorie e altrettanti podi fa suo ancora una volta il titolo della massima cilindrata. È il sei volte campione più giovane della storia. La classe regina è di sua proprietà anche per il 2018: con una tabella di marcia nella quale brillano nove vittorie e cinque podi raggiunge il ‘livello 7’ iridato. Il 2019 inizia in modo pocoa convincente visto il secondo posto firmato in Qatar e la caduta di Termas. Ma è una volta arrivati in Europa che Marquez ingrana la marcia vincendo a Jerez e a Le Mans, in Catalogna e al Sachsenring. All’inizio della pausa estiva il lavoro del catalano è già ben avviato verso l’ottavo titolo. La seconda parte di campionato è sua e a Buriram firma l’ottavo titolo iridato, il sesto in MotoGP™. Il 2020 avrebbe dovuto essere un altro anno di gloria, invece Marquez è costretto ad essere spettatore a causa di un infortunio al braccio e le relative complicazioni. Torna nel 2021, più affamato che mai. Una stagione anche questa complicata per lo spagnolo che però riesce comunque a vincere tre gare, quelle in programma al Sachsenring, ad Austin e a Misano (secondo appuntamento). Nel 2022 cercherà di tornare a quel successo iridato che gli manca dal 2019.“
Chi ci giochiamo noi? Un nome folle, Jack Miller: 3 vittorie in MotoGP, 1 pole
“Inizia la carriera sugli sterrati ma nel 2009 passa alla velocità; un anno dopo si trasferisce in Europa e partecipa ai campionati nazionali di Spagna e Germania. Nel 2011 debutta nel mondiale 125cc partecipando solo ad alcuni degli appuntamenti in calendario. Visti i suoi risultati, trova una sella per affrontare la prima stagione completa: è il 2012 e l’anno dopo debutta nella nuova categoria Moto3™. Nel 2014 passa al team Red Bull KTM Ajo battendosi per il titolo iridato fino all’ultima gara. L’anno successivo, fa il salto diretto in MotoGP™ con la scuderia HRC Marc VDS. Il primo anno serve a Miller per conoscere la moto e nel 2016 vince ad Assen. Nonostante questo risultato, la stagione è segnata da numerose cadute. Il 2017 è un campionato di arrivi costanti in top 10 mentre quello successivo cambia squadra e costruttore entrando a far parte della scuderia Pramac Racing. La crescita è costante e compie il salto di qualità con cinque podi conquistati nel 2019. Con Pramac Racing anche nel 2020, è da subito è il ducatista più convincente e i suoi numeri (tre piazze d’onore e un terzo posto) gli valgono la chiamata della scuderia ufficiale. Il 2021 lo vede tra i protagonisti: conquista cinque podi tra cui due vittorie in Spagna e Francia. Insieme al suo compagno di squadra Francesco Bagnaia regala a Ducati il titolo Costruttori e si appresta a vivere un 2022 ancora vestito di rosso.”
La stagione 2022:
Il calendario
Data | Gran Premio | Circuito | Vincitore MotoGP | Vincitore Moto2 | Vincitore Moto3 | Vincitore MotoE | Resoconto |
6 marzo | GP del Qatar | Losail | |||||
20 marzo | GP dell’Indonesia | Mandalika | |||||
3 aprile | GP d’Argentina | Termas de Río Hondo | |||||
10 aprile | GP delle Americhe | Americhe | |||||
24 aprile | GP del Portogallo | Portimão | |||||
1 maggio | GP di Spagna | Jerez de la Frontera | |||||
15 maggio | GP di Francia | Le Mans | |||||
29 maggio | GP d’Italia | Mugello | |||||
5 giugno | GP di Catalogna | Catalogna | |||||
19 giugno | GP di Germania | Sachsenring | |||||
26 giugno | GP d’Olanda | Assen | |||||
10 luglio | GP di Finlandia | Kymi Ring | |||||
7 agosto | GP di Gran Bretagna | Silverstone | |||||
21 agosto | GP d’Austria | Red Bull Ring | |||||
4 settembre | GP di San Marino e della Riviera di Rimini | Misano | |||||
18 settembre | GP d’Aragona | Motorland | |||||
25 settembre | GP del Giappone | Motegi | |||||
2 ottobre | GP di Thailandia | Buriram | |||||
16 ottobre | GP d’Australia | Phillip Island | |||||
23 ottobre | GP della Malesia | Sepang | |||||
6 novembre | GP della Comunità Valenciana | Valencia |