Gio. Apr 25th, 2024

E’ l’intervallo di Atalanta-Roma. I giallorossi sono avanti 1-0 e nella Dea gli spefferi dicono che senza Gomez la luce sia spenta.

Josip Ilicic da Prijedor, sloveno di origine croata sa già come si sta nel buio. Il padre, quando Josip ha appena 1 anno, viene ucciso da un vicino di origine serba e la sua famiglia decide di spostarsi in Slovenia, vivendo come profughi di guerra, come riporta Wikipedia.

Già una base così triste basterebbe per avere a cuore Ilicic, ma ciò che lo tormenta dal passato riecheggia all’improvviso, proprio dopo una nottata da sogno con un poker di reti rifilato al Valencia, in Champions, non in amichevole.

Siamo al 3 marzo, Bergamo sta per essere travolta dall’effetto Covid-19 e quelli che a noi sembrano supereroi televisivi, i calciatori, si rivelano anche come persone comuni che tirano calci ad un pallone.

Spesso ce ne dimentichiamo e così la luce spenta nel carattere di Ilicic colpisce perché personaggio pubblico. Se ne sentono tante, invenzioni o reali poco importa di come il buio abbia provato ad impossessarsi di Josip che con pazienza (e non senza difficoltà )ritorna alla vita normale.

Lo fa grazie al primo giocattolo che noi inseguiamo in vita, capace di esaltarci, sognare e diventar grandi: il pallone.

Contro la Roma Gasperini osserva Ilicic, lo ha visto particolarmente ispirato nei due giorni di allenamento precedenti alla partita e se il gol contro il Liverpool lo aveva sbloccato a livello statistico mancava ancora qualcosa.

Dai Josip preparati, stiamo perdendo, fai tu, accendi tu la luce“. E di botto ecco che dopo tanta pioggia arriva il sole, due assist, tante idee, sorriso e soprattutto la serpentina che regala allo sloveno il gol a 5 minuti dalla fine.

L’abbraccio paterno tra Gasperini e Ilicic regala un sorriso in più ad un anno che di sorrisi ne ha concesso pochissimi, restituirci il genio di Josip è già qualcosa.

La pagella di Ilicic a La Gazzetta dello Sport (voto 8,5):

Ecco, questo è Ilicic: gamba, idee e qualità pura. Due assist e un gol meraviglioso, magico. E quando riavrà i 90’…

Foto: Twitter @atalanta b.c..

 

Di Francesco Fiori

Francesco Fiori è un giornalista sardo, classe 1983, con la passione per il racconto dello sport. Di tutto lo sport. Aveva 6 anni quando, sicuramente errore o destino, ebbe in regalo una semplice radio, senza pensare alle conseguenze successive del pianeta sportivo. Una domenica, finiti i compiti, giocando con quel mezzo, captò la voce roca di Sandro Ciotti. Aveva appena scoperto l’esistenza di Tutto il calcio minuto per minuto. La prima sfida arriva nella stagione calcistica 90/91, quando lo zio, incredibile giornalista locale, gli diede come compito raccontare la giornata calcistica appena conclusa. Quel tema, ad appena 7 anni, risultò migliore rispetto alle tabelline, mai entrate volentieri in testa. Il premio fu la presenza alla gara di cartello della squadra del suo paese, il Ploaghe, due settimane più tardi. Destino volle che la morte prese suo zio proprio il mercoledì prima, innescando in Fiori la voglia di diventare giornalista. A scuola alla domanda “Hai solo il calcio in testa?” rispondeva “No, anche il ciclismo” e gli anni di partite contemporanee la domenica e di Tele +2 col calcio estero crearono un piccolo “psicopatico sportivo”. Tra gli sport di cui si innamora c’è l’hockey americano, soprattutto nella mitologica figura di Mario Lemieux. Poco prima della morte del padre, nel febbraio 2001, Fiori trova su La Gazzetta dello Sport proprio un trafiletto con scritto del ritorno sul ghiaccio di Lemieux dopo aver sconfitto una forma tumorale e un ritiro di 3 anni. Da lì altra promessa, qualora arrivi la possibilità di scrivere un articolo, questo sarà su Lemieux il Magnifico. Diventato ragioniere capisce immediatamente che iva e fatture sono molto più noiose del previsto e la prima collaborazione col giornale “Sa Bovida” gli fanno capire le regole basi del giornalismo, cosa che Fiori ignorava ma che rispettava, chiedendo solo la possibilità di scrivere e far colpo. Chiusa la parentesi Sa Bovida per problemi logistici e di salute dell’immenso Antonio Delitala ecco il primo reale colpo di fulmine, il sito di hockey Nhl Playitusa che non ha un articolo su Lemieux. Il direttore, con una mail che Fiori ancora oggi custodisce, risponde: “Beh, perché non provi a scriverne uno tu?” Il resto è la storia scritta al pc dopo averne scritto 5 pagine in un quadernone a quadretti. Un cambio di lavoro, non per sua volontà, spariglia le carte in tavola, col ragazzo che stando fuori casa tutto il tempo deve abbandonare la scrittura, ma peggio ancora va col primo di 3 ictus che colpiscono la mamma proprio in quel periodo. Tempo al tempo e con un altro cambio di lavoro ecco l’opzione che lo colpisce, scrivere della sua amata Inter sul sito SpazioInter. Gli inizi sono complicati, scrivere secondo le regole e non avere carta bianca lo bloccano un pochino, fino all’esplosione che nel sito si chiama Live. Il Live sarebbe il racconto, minuto per minuto e in contemporanea, della partita in tv e a Fiori tocca esordire con Milan-Inter. Quella sera il divertimento raggiunge le stelle, anzi, le supera e da quel momento l’impegno è triplo, con le perle di interviste a Sandro Mazzola (che risate), Gigi Simoni (che gentilezza) e Riccardo Cucchi, suo idolo radiofonico. Il tesserino da giornalista gli fa mantenere la parola data a 6 anni e ancor più sorprendente è la proposta di essere addetto stampa proprio della squadra locale, andare a vedere quelle partite che il destino gli negarono nel 1991. Si chiede spesso se sia il destino a far scherzi oppure se semplicemente la vita va accettata per quella che è. Il 30 gennaio 2021, dopo un ricovero di un mese con tutte le aggravanti possibili, in ospedale viene a mancare la mamma di Francesco. Il colpo è brutale. Il conto è pesantissimo, la mente lontana, lo scrivere, anche solo un piccolo pensiero sulla giornata calcistica, è di una difficoltà che ad oggi è ancora lontana dall'essere superata. Il resto è storia o noia, dipende da che parte si vuol vedere, dagli articoli su Gazzetta Fan News al raccontare qualsiasi sport, perché per Fiori ogni sport ha un suo eroe e perché ora, con IspirazioneSportiva.com, sarà ancor più spettacolare dar libero sfogo a qualsiasi ispirazione, come dice il nome e come gli ha insegnato Riccardo Cucchi: “Nella vita mai smettere di sognare!”. Anzi, scusate il ritardo! Mail: fcroda@yahoo.it Fb: supermariolemieux pec: francesco.fiori@pecgiornalisti.it