Gio. Nov 21st, 2024

Riviviamo il pezzo dedicato a Fabrizio Frizzi che racchiudeva le speranze di un Vettel Mondiale. Non andò bene ma il binomio Seb-Ferrari è stato ugualmente emozionante.

Caro Seb, scommettiamo che… – Gazzetta Fan News

Caro Seb, scommettiamo che…

Il primo omaggio rosso va alla memoria di Fabrizio Frizzi scomparso in mattinata e sul suo ricordo poniamo il seguente quesito: caro Seb, scommettiamo che…?

Scommettiamo che dal nome Loria della macchina rossa all’aggiungerci una G per farla diventare Gloria manca ancora tanto?
Scommettiamo che Hamilton sotto pressione non è il martello che vuole togliere il sorrisetto al tedesco?
Scommettiamo che la Ferrari non avrà la destrezza dell’era Brawn-Todt-Byrne ma che se deve intavolare una trappola è la regina?

La prima gara della Formula Uno dice che la Mercedes è la macchina da battere, che ha un gap evidente con le altre vetture perché Hamilton nell’inseguimento a Vettel ha rosicchiato un secondo in poche tornate ma che al momento dell’attacco qualcosa non ha funzionato.

La trappola di una marcatura multipla Vettel-Raikkonen su Hamilton ha funzionato alla perfezione. L’inglese marcava in maniera stretta Kimi, considerato molto più veloce di Seb ma così facendo ha ignorato un Vettel che il sorrisetto stampato in faccia se lo tiene ben stretto. Una mossa a sorpresa quella sulla virtual safety car fatta di nuove traiettorie del numero 5 pronto a rosicchiare pochi decimi, fino all’ingresso ai box alla disperata, una manovra da Top Gun che fa suonare le campane di Maranello a festa.

E’ stato il gran premio della sorpresa Haas e dello sconforto dei propri meccanici che gettano al vento una potenziale gara ricca di punti. E’ stato il gran premio del ritorno di Alonso, finalmente pronto a veder la bandiera a scacchi grazie al suo tanto caro motore Renault, dimenticando il biennio disastroso con la Honda e pronto a inserirsi in tutte le battaglie. E’ stato, naturalmente, il funambolo Verstappen a movimentare la gara con un’uscita di pista degna di un’acrobata, ma anche della rimonta di Ricciardo in una pista dove i sorpassi non sono mai tanti. E’ stata l’alba rossa, così come nella MotoGp.

Ora resta da chiedere a Vettel: “Caro Seb, scommettiamo che…?”

Foto: Getty Images

Di Francesco Fiori

Francesco Fiori è un giornalista sardo, classe 1983, con la passione per il racconto dello sport. Di tutto lo sport. Aveva 6 anni quando, sicuramente errore o destino, ebbe in regalo una semplice radio, senza pensare alle conseguenze successive del pianeta sportivo. Una domenica, finiti i compiti, giocando con quel mezzo, captò la voce roca di Sandro Ciotti. Aveva appena scoperto l’esistenza di Tutto il calcio minuto per minuto. La prima sfida arriva nella stagione calcistica 90/91, quando lo zio, incredibile giornalista locale, gli diede come compito raccontare la giornata calcistica appena conclusa. Quel tema, ad appena 7 anni, risultò migliore rispetto alle tabelline, mai entrate volentieri in testa. Il premio fu la presenza alla gara di cartello della squadra del suo paese, il Ploaghe, due settimane più tardi. Destino volle che la morte prese suo zio proprio il mercoledì prima, innescando in Fiori la voglia di diventare giornalista. A scuola alla domanda “Hai solo il calcio in testa?” rispondeva “No, anche il ciclismo” e gli anni di partite contemporanee la domenica e di Tele +2 col calcio estero crearono un piccolo “psicopatico sportivo”. Tra gli sport di cui si innamora c’è l’hockey americano, soprattutto nella mitologica figura di Mario Lemieux. Poco prima della morte del padre, nel febbraio 2001, Fiori trova su La Gazzetta dello Sport proprio un trafiletto con scritto del ritorno sul ghiaccio di Lemieux dopo aver sconfitto una forma tumorale e un ritiro di 3 anni. Da lì altra promessa, qualora arrivi la possibilità di scrivere un articolo, questo sarà su Lemieux il Magnifico. Diventato ragioniere capisce immediatamente che iva e fatture sono molto più noiose del previsto e la prima collaborazione col giornale “Sa Bovida” gli fanno capire le regole basi del giornalismo, cosa che Fiori ignorava ma che rispettava, chiedendo solo la possibilità di scrivere e far colpo. Chiusa la parentesi Sa Bovida per problemi logistici e di salute dell’immenso Antonio Delitala ecco il primo reale colpo di fulmine, il sito di hockey Nhl Playitusa che non ha un articolo su Lemieux. Il direttore, con una mail che Fiori ancora oggi custodisce, risponde: “Beh, perché non provi a scriverne uno tu?” Il resto è la storia scritta al pc dopo averne scritto 5 pagine in un quadernone a quadretti. Un cambio di lavoro, non per sua volontà, spariglia le carte in tavola, col ragazzo che stando fuori casa tutto il tempo deve abbandonare la scrittura, ma peggio ancora va col primo di 3 ictus che colpiscono la mamma proprio in quel periodo. Tempo al tempo e con un altro cambio di lavoro ecco l’opzione che lo colpisce, scrivere della sua amata Inter sul sito SpazioInter. Gli inizi sono complicati, scrivere secondo le regole e non avere carta bianca lo bloccano un pochino, fino all’esplosione che nel sito si chiama Live. Il Live sarebbe il racconto, minuto per minuto e in contemporanea, della partita in tv e a Fiori tocca esordire con Milan-Inter. Quella sera il divertimento raggiunge le stelle, anzi, le supera e da quel momento l’impegno è triplo, con le perle di interviste a Sandro Mazzola (che risate), Gigi Simoni (che gentilezza) e Riccardo Cucchi, suo idolo radiofonico. Il tesserino da giornalista gli fa mantenere la parola data a 6 anni e ancor più sorprendente è la proposta di essere addetto stampa proprio della squadra locale, andare a vedere quelle partite che il destino gli negarono nel 1991. Si chiede spesso se sia il destino a far scherzi oppure se semplicemente la vita va accettata per quella che è. Il 30 gennaio 2021, dopo un ricovero di un mese con tutte le aggravanti possibili, in ospedale viene a mancare la mamma di Francesco. Il colpo è brutale. Il conto è pesantissimo, la mente lontana, lo scrivere, anche solo un piccolo pensiero sulla giornata calcistica, è di una difficoltà che ad oggi è ancora lontana dall'essere superata. Il resto è storia o noia, dipende da che parte si vuol vedere, dagli articoli su Gazzetta Fan News al raccontare qualsiasi sport, perché per Fiori ogni sport ha un suo eroe e perché ora, con IspirazioneSportiva.com, sarà ancor più spettacolare dar libero sfogo a qualsiasi ispirazione, come dice il nome e come gli ha insegnato Riccardo Cucchi: “Nella vita mai smettere di sognare!”. Anzi, scusate il ritardo! Mail: fcroda@yahoo.it Fb: supermariolemieux pec: francesco.fiori@pecgiornalisti.it