Riviviamo il pezzo dedicato a Fabrizio Frizzi che racchiudeva le speranze di un Vettel Mondiale. Non andò bene ma il binomio Seb-Ferrari è stato ugualmente emozionante.
Caro Seb, scommettiamo che… – Gazzetta Fan News
Caro Seb, scommettiamo che…
Il primo omaggio rosso va alla memoria di Fabrizio Frizzi scomparso in mattinata e sul suo ricordo poniamo il seguente quesito: caro Seb, scommettiamo che…?
Scommettiamo che dal nome Loria della macchina rossa all’aggiungerci una G per farla diventare Gloria manca ancora tanto?
Scommettiamo che Hamilton sotto pressione non è il martello che vuole togliere il sorrisetto al tedesco?
Scommettiamo che la Ferrari non avrà la destrezza dell’era Brawn-Todt-Byrne ma che se deve intavolare una trappola è la regina?
La prima gara della Formula Uno dice che la Mercedes è la macchina da battere, che ha un gap evidente con le altre vetture perché Hamilton nell’inseguimento a Vettel ha rosicchiato un secondo in poche tornate ma che al momento dell’attacco qualcosa non ha funzionato.
La trappola di una marcatura multipla Vettel-Raikkonen su Hamilton ha funzionato alla perfezione. L’inglese marcava in maniera stretta Kimi, considerato molto più veloce di Seb ma così facendo ha ignorato un Vettel che il sorrisetto stampato in faccia se lo tiene ben stretto. Una mossa a sorpresa quella sulla virtual safety car fatta di nuove traiettorie del numero 5 pronto a rosicchiare pochi decimi, fino all’ingresso ai box alla disperata, una manovra da Top Gun che fa suonare le campane di Maranello a festa.
E’ stato il gran premio della sorpresa Haas e dello sconforto dei propri meccanici che gettano al vento una potenziale gara ricca di punti. E’ stato il gran premio del ritorno di Alonso, finalmente pronto a veder la bandiera a scacchi grazie al suo tanto caro motore Renault, dimenticando il biennio disastroso con la Honda e pronto a inserirsi in tutte le battaglie. E’ stato, naturalmente, il funambolo Verstappen a movimentare la gara con un’uscita di pista degna di un’acrobata, ma anche della rimonta di Ricciardo in una pista dove i sorpassi non sono mai tanti. E’ stata l’alba rossa, così come nella MotoGp.
Ora resta da chiedere a Vettel: “Caro Seb, scommettiamo che…?”
Foto: Getty Images