Gio. Nov 21st, 2024

Titolo: Kevin Garnett, senza filtro. La vita, il basket, Kobe, LeBron e tutto il resto. Con David Ritz, Stefano Mogni.

Data di pubblicazione: 14 settembre 2022

Editore: Libreria Pienogiorno

Pagine: 348

La vita può cambiare in un attimo. Se ne è accorto anche Kevin Garnett che in un anno complicato della sua vita è passato dal non voler vedere nessuno, con lo spettro della prigione vivendo in uno scantinato al marcare niente meno che il suo idolo Scottie Pippen, incitato al “puoi farcela anche senza passare dal college”.

Ispirazione Sportiva ha letteralmente sbranato il libro Senza Filtro. La vita, il basket, Kobe, LeBron e tutto il resto, dove Kevin Garnett si racconta a 360 gradi.

Nel pieno della depressione per gli esami che non riusciva a passare, soffrendo di deficit di attenzione, iperattività e dislessia, comportando una difficoltà maggiore nel leggere, vedendo le parole al contrario per Kevin passa anche la voglia di giocare a basket.

Quel meraviglioso sport con la palla a spicchi che per Garnett equivaleva all’intera giornata, tra sfide tra gang in una Chicago pericolosa per lui che proveniva dalla campagna, altrettanto rischiosa, dello stato della Carolina.

Alza il culo da quel letto, andiamo a vedere i Bulls in allenamento“, fu l’incitamento dell’amico per risvegliare l’istinto guerriero di Garnett ( parliamo degli anni d’oro dei Chicago Bulls, precisamente tra il ’94 e ’96), quando un addetto alla sicurezza cambia l’intera vita del futuro Nba Hall of Famer.

Muoviti, sì, dico a te, vieni qua e tenta di marcare Scottie“. Kevin aveva impressionato per le lunghe leve e la reattività e dopo l’emozione iniziale per la venerazione verso Pippen ecco il gioco duro, ecco riuscire anche solo in parte a limitare uno dei migliori atleti del momento.

E’ Isaiah Thomas, da poco ritirato, a vedere quell’allenamento e dire a Garnett che pare già pronto per l’approdo all’Nba, senza passare dal college e da esami complicati.

Poi è tutto a gran velocità, l’emozione del draft e contemporaneamente gli esami passati, il bivio tra Nba e possibilità di andare al college, con Garnett che non cambia idea, entra nel massimo campionato di pallacanestro e semplicemente domina con Minnesota e infine vince con Boston, nella creazione dei Big Three con Paul Pierce e Ray Allen.

Il libro corre velocissimo, lo si inizia e lo si finisce in tempo record. Una storia mai banale per un atleta che di banale non ha mai avuto niente.

Di Francesco Fiori

Francesco Fiori è un giornalista sardo, classe 1983, con la passione per il racconto dello sport. Di tutto lo sport. Aveva 6 anni quando, sicuramente errore o destino, ebbe in regalo una semplice radio, senza pensare alle conseguenze successive del pianeta sportivo. Una domenica, finiti i compiti, giocando con quel mezzo, captò la voce roca di Sandro Ciotti. Aveva appena scoperto l’esistenza di Tutto il calcio minuto per minuto. La prima sfida arriva nella stagione calcistica 90/91, quando lo zio, incredibile giornalista locale, gli diede come compito raccontare la giornata calcistica appena conclusa. Quel tema, ad appena 7 anni, risultò migliore rispetto alle tabelline, mai entrate volentieri in testa. Il premio fu la presenza alla gara di cartello della squadra del suo paese, il Ploaghe, due settimane più tardi. Destino volle che la morte prese suo zio proprio il mercoledì prima, innescando in Fiori la voglia di diventare giornalista. A scuola alla domanda “Hai solo il calcio in testa?” rispondeva “No, anche il ciclismo” e gli anni di partite contemporanee la domenica e di Tele +2 col calcio estero crearono un piccolo “psicopatico sportivo”. Tra gli sport di cui si innamora c’è l’hockey americano, soprattutto nella mitologica figura di Mario Lemieux. Poco prima della morte del padre, nel febbraio 2001, Fiori trova su La Gazzetta dello Sport proprio un trafiletto con scritto del ritorno sul ghiaccio di Lemieux dopo aver sconfitto una forma tumorale e un ritiro di 3 anni. Da lì altra promessa, qualora arrivi la possibilità di scrivere un articolo, questo sarà su Lemieux il Magnifico. Diventato ragioniere capisce immediatamente che iva e fatture sono molto più noiose del previsto e la prima collaborazione col giornale “Sa Bovida” gli fanno capire le regole basi del giornalismo, cosa che Fiori ignorava ma che rispettava, chiedendo solo la possibilità di scrivere e far colpo. Chiusa la parentesi Sa Bovida per problemi logistici e di salute dell’immenso Antonio Delitala ecco il primo reale colpo di fulmine, il sito di hockey Nhl Playitusa che non ha un articolo su Lemieux. Il direttore, con una mail che Fiori ancora oggi custodisce, risponde: “Beh, perché non provi a scriverne uno tu?” Il resto è la storia scritta al pc dopo averne scritto 5 pagine in un quadernone a quadretti. Un cambio di lavoro, non per sua volontà, spariglia le carte in tavola, col ragazzo che stando fuori casa tutto il tempo deve abbandonare la scrittura, ma peggio ancora va col primo di 3 ictus che colpiscono la mamma proprio in quel periodo. Tempo al tempo e con un altro cambio di lavoro ecco l’opzione che lo colpisce, scrivere della sua amata Inter sul sito SpazioInter. Gli inizi sono complicati, scrivere secondo le regole e non avere carta bianca lo bloccano un pochino, fino all’esplosione che nel sito si chiama Live. Il Live sarebbe il racconto, minuto per minuto e in contemporanea, della partita in tv e a Fiori tocca esordire con Milan-Inter. Quella sera il divertimento raggiunge le stelle, anzi, le supera e da quel momento l’impegno è triplo, con le perle di interviste a Sandro Mazzola (che risate), Gigi Simoni (che gentilezza) e Riccardo Cucchi, suo idolo radiofonico. Il tesserino da giornalista gli fa mantenere la parola data a 6 anni e ancor più sorprendente è la proposta di essere addetto stampa proprio della squadra locale, andare a vedere quelle partite che il destino gli negarono nel 1991. Si chiede spesso se sia il destino a far scherzi oppure se semplicemente la vita va accettata per quella che è. Il 30 gennaio 2021, dopo un ricovero di un mese con tutte le aggravanti possibili, in ospedale viene a mancare la mamma di Francesco. Il colpo è brutale. Il conto è pesantissimo, la mente lontana, lo scrivere, anche solo un piccolo pensiero sulla giornata calcistica, è di una difficoltà che ad oggi è ancora lontana dall'essere superata. Il resto è storia o noia, dipende da che parte si vuol vedere, dagli articoli su Gazzetta Fan News al raccontare qualsiasi sport, perché per Fiori ogni sport ha un suo eroe e perché ora, con IspirazioneSportiva.com, sarà ancor più spettacolare dar libero sfogo a qualsiasi ispirazione, come dice il nome e come gli ha insegnato Riccardo Cucchi: “Nella vita mai smettere di sognare!”. Anzi, scusate il ritardo! Mail: fcroda@yahoo.it Fb: supermariolemieux pec: francesco.fiori@pecgiornalisti.it