Gio. Nov 21st, 2024

Sogna Vincenzo sogna! Ora Nibali è un mito

Il successo di Nibali alla Sanremo, dal sogno alla realtà di un campionissimo

Articolo del 2018, disponibile su: Sogna Vincenzo sogna! Ora Nibali è un mito – Gazzetta Fan News

“E ti diranno parole rosse come il sangue
Nere come la notte 
Ma non è vero, ragazzo
Che la ragione sta sempre col più forte 
Io conosco poeti 
Che spostano i fiumi con il pensiero 
E naviganti infiniti 
Che sanno parlare con il cielo

Chiudi gli occhi, ragazzo
E credi solo a quel che vedi dentro 
Stringi i pugni, ragazzo
Non lasciargliela vinta neanche un momento 

Copri l’amore, ragazzo
Ma non nasconderlo sotto il mantello 
A volte passa qualcuno 
A volte c’è qualcuno che deve vederlo

Sogna, ragazzo sogna 
Quando sale il vento 
Nelle vie del cuore 
Quando un uomo vive 
Per le sue parole 
O non vive più

Sogna, ragazzo sogna
Non lasciarlo solo contro questo mondo 
Non lasciarlo andare sogna fino in fondo 
Fallo pure tu

Con le parole di Vecchioni riviviamo il sogno di Vincenzo Nibali, da sabato entrato nella leggenda come trionfatore della Milano-Sanremo, la Classicissima di Primavera.

Mancavano 5,3 km al traguardo e chi aveva osservato Vincenzino aveva avuto un dolcissimo deja vu col Pirata. Alleggerimento di tutto, ma senza bandana ciò che doveva essere tolto erano mantellina e manicotti.
Vincenzo ringhiava, non voleva lasciar nulla al caso, si faceva strada spostando con la mano chi si intrometteva tra sé e la storia.

La Cipressa non aveva fatto la sperata selezione. Solo Kittel tra i velocisti si attardava mentre Sagan continuava a osservare il panorama forte di una condizione superba.

Bastava marcare Kwiatkowski e poi il buon Peter avrebbe esploso tutta la fragranza della sua forza.
Serviva un pazzo, o un fenomeno.

Sogna Vincenzo sogna.

Resta il Poggio, teatro dell’ultima fatica che annovera ben 291 chilometri di leggenda. A 5,3 dalla fine si muove Neilandts e subito dietro spunta una maglia del Team Bahrain.

E’ come sentire la musica del Pirata dei Caraibi.

Vincenzo parte, vento contro, ringhia contro tutto e tutti, soffre, mani alte sul manubrio e via verso la storia.

In quel momento ogni italiano salta sulla sedia come i bei tempi di scattava in salita. Sagan e Kwiatkowski si studiano, è troppo presto per inseguire e Nibali non può farcela.

Sogna Vincenzo sogna, undici, dieci, nove secondi di vantaggio, ti spinge tutta Sanremo, ti spinge tutta l’Italia che urla ammaliata.

Gli ultimi due chilometri con vento in faccia sono una guerra in cui solo chi ha talento può vincere e Vincenzo talento ne ha da vendere, come quando nel Giro 2016 la cronoscalata dell’Alpe di Siusi e poi ad Andalo lo fanno precipitare a 4’43”da Kruijswijk prima della gloriosa rimonta sulle Alpi firmata anche dall’aiuto dell’indimenticabile Michele Scarponi verso il bis rosa.

Già, Scarponi da lassù avrà gioito.

Sogna Vincenzo sogna, manca poco, telecamere fisse, il gruppo arriva velocissimo ma non può più nulla tra te e la storia.

Sogna Vincenzo, che hai fatto?

Hai vinto e sei entrato nella leggenda, il sesto ciclista dopo Anquetil, Gimondi, Merckx, Hinault e Contador ad aver vinto i tre grandi giri ora mette nel palmares anche la Classicissima.

Non è un sogno Vincenzo, sei semplicemente leggenda. 

Fonte: l’autore Francesco Fiori

Lo sapevi che??? La profezia di Cannavò:

“Sotto un caccia ho incontrato il futuro”, parole nero su rosa quelle scritte da Candido Cannavò su La Gazzetta dello Sport durante il primo Giro di Vincenzo e contemporaneamente all’evento dell’Harrier AV-8B, un poderoso caccia nella presentazione della corsa sulla portaerei Garibaldi e nella rubrica Fatemi Capire scriveva così: “Io, sognatore impenitente, penso di raccontare un giorno, sotto un jet della marina, l’aver conosciuto il campione di un’epoca. Poi rimettiamo i piedi per terra”.

Correva l’anno 2007, ci aveva visto benissimo.

Di Francesco Fiori

Francesco Fiori è un giornalista sardo, classe 1983, con la passione per il racconto dello sport. Di tutto lo sport. Aveva 6 anni quando, sicuramente errore o destino, ebbe in regalo una semplice radio, senza pensare alle conseguenze successive del pianeta sportivo. Una domenica, finiti i compiti, giocando con quel mezzo, captò la voce roca di Sandro Ciotti. Aveva appena scoperto l’esistenza di Tutto il calcio minuto per minuto. La prima sfida arriva nella stagione calcistica 90/91, quando lo zio, incredibile giornalista locale, gli diede come compito raccontare la giornata calcistica appena conclusa. Quel tema, ad appena 7 anni, risultò migliore rispetto alle tabelline, mai entrate volentieri in testa. Il premio fu la presenza alla gara di cartello della squadra del suo paese, il Ploaghe, due settimane più tardi. Destino volle che la morte prese suo zio proprio il mercoledì prima, innescando in Fiori la voglia di diventare giornalista. A scuola alla domanda “Hai solo il calcio in testa?” rispondeva “No, anche il ciclismo” e gli anni di partite contemporanee la domenica e di Tele +2 col calcio estero crearono un piccolo “psicopatico sportivo”. Tra gli sport di cui si innamora c’è l’hockey americano, soprattutto nella mitologica figura di Mario Lemieux. Poco prima della morte del padre, nel febbraio 2001, Fiori trova su La Gazzetta dello Sport proprio un trafiletto con scritto del ritorno sul ghiaccio di Lemieux dopo aver sconfitto una forma tumorale e un ritiro di 3 anni. Da lì altra promessa, qualora arrivi la possibilità di scrivere un articolo, questo sarà su Lemieux il Magnifico. Diventato ragioniere capisce immediatamente che iva e fatture sono molto più noiose del previsto e la prima collaborazione col giornale “Sa Bovida” gli fanno capire le regole basi del giornalismo, cosa che Fiori ignorava ma che rispettava, chiedendo solo la possibilità di scrivere e far colpo. Chiusa la parentesi Sa Bovida per problemi logistici e di salute dell’immenso Antonio Delitala ecco il primo reale colpo di fulmine, il sito di hockey Nhl Playitusa che non ha un articolo su Lemieux. Il direttore, con una mail che Fiori ancora oggi custodisce, risponde: “Beh, perché non provi a scriverne uno tu?” Il resto è la storia scritta al pc dopo averne scritto 5 pagine in un quadernone a quadretti. Un cambio di lavoro, non per sua volontà, spariglia le carte in tavola, col ragazzo che stando fuori casa tutto il tempo deve abbandonare la scrittura, ma peggio ancora va col primo di 3 ictus che colpiscono la mamma proprio in quel periodo. Tempo al tempo e con un altro cambio di lavoro ecco l’opzione che lo colpisce, scrivere della sua amata Inter sul sito SpazioInter. Gli inizi sono complicati, scrivere secondo le regole e non avere carta bianca lo bloccano un pochino, fino all’esplosione che nel sito si chiama Live. Il Live sarebbe il racconto, minuto per minuto e in contemporanea, della partita in tv e a Fiori tocca esordire con Milan-Inter. Quella sera il divertimento raggiunge le stelle, anzi, le supera e da quel momento l’impegno è triplo, con le perle di interviste a Sandro Mazzola (che risate), Gigi Simoni (che gentilezza) e Riccardo Cucchi, suo idolo radiofonico. Il tesserino da giornalista gli fa mantenere la parola data a 6 anni e ancor più sorprendente è la proposta di essere addetto stampa proprio della squadra locale, andare a vedere quelle partite che il destino gli negarono nel 1991. Si chiede spesso se sia il destino a far scherzi oppure se semplicemente la vita va accettata per quella che è. Il 30 gennaio 2021, dopo un ricovero di un mese con tutte le aggravanti possibili, in ospedale viene a mancare la mamma di Francesco. Il colpo è brutale. Il conto è pesantissimo, la mente lontana, lo scrivere, anche solo un piccolo pensiero sulla giornata calcistica, è di una difficoltà che ad oggi è ancora lontana dall'essere superata. Il resto è storia o noia, dipende da che parte si vuol vedere, dagli articoli su Gazzetta Fan News al raccontare qualsiasi sport, perché per Fiori ogni sport ha un suo eroe e perché ora, con IspirazioneSportiva.com, sarà ancor più spettacolare dar libero sfogo a qualsiasi ispirazione, come dice il nome e come gli ha insegnato Riccardo Cucchi: “Nella vita mai smettere di sognare!”. Anzi, scusate il ritardo! Mail: fcroda@yahoo.it Fb: supermariolemieux pec: francesco.fiori@pecgiornalisti.it