Premesso, non esiste nessun trofeo ma tanta, tantissima riconoscenza verso un programma radiofonico che forse passa inosservato ma che in realtà è di una bellezza spumeggiante.
Campioni Del Mondo, in onda ogni sabato alle 12:00 sulle frequenze di Radio Due, racconta lo sport, specialmente il calcio, come lo abbiamo sempre desiderato, in maniera leggera, senza prendersi mai del tutto seriamente e avendo tre top player del microfono.
Top player sì, perché riescono a parlare seriamente ma anche trovare una battuta che d’improvviso rende l’ascolto veramente piacevole.
Numero dieci, dieci come il voto in pagella, il padrone di casa, Marco Lollobrigida, che si può apprezzare anche su Rai Due con A Tutta Rete la domenica pomeriggio, e che in radio analizza, stuzzica e si diverte come si dovrebbe divertire chi parla e racconta lo sport.
A coadiuvare Lollobrigida non due spalle ma due fuoriclasse della battuta unita allo sport, Ciccio Graziani, “il più buono dei due” che racconta aneddoti sempre emozionanti e poi sul più bello s’inventa ricette culinarie che potrebbero essere anche piacevoli, ma chi vi scrive di cucina poco sa e poco può commentare.
A completare il trio ecco Domenico Marocchino, giocatore mai banale in Serie A, estroso e dalla risata che trascina, uno che buono buono mai riesce a stare ma che dà quel tocco imprevedibile al programma.
Tra le puntate speciali di quest’annata ha colpito in particolar modo quella dove ospite è stato Mauro Bellugi che ha raccontato il suo dramma ma che ha dato forza a chi si trovava a vivere un incubo come il suo, col covid che purtroppo l’ha portato via subito dopo. La trasmissione, spiazzata spesso dalle parole forti del roccioso difensore dell’Inter di inizio anni 70, ha sempre dato quella forza che difficilmente si spiega ma che si scopre quando le parole confortanti di Lollobrigida e Graziani si uniscono al peperino di Marocchino.
Noi di Ispirazione Sportiva, anzi, io, Francesco Fiori, spesso ho rotto le scatole a loro con vari sms, anche nella mattina del mio matrimonio ma soprattutto un sabato che vivevo con malinconia la scomparsa di mia madre, quasi a sentir mia quella trasmissione e a trovar nel fatto che leggere e rispondere ai miei messaggi mi arrivasse una carica speciale.
Il minimo che potevo fare era ringraziarli pubblicamente su questo sito, segnalare e consigliare l’ascolto di questo programma e perché no, abbracciare virtualmente i tre che per tutto il campionato mi hanno fatto compagnia.
Quando un programma merita va lodato ed è per questo che, cari Marco, Ciccio e Domenico, la lode ve la meritate tutta.