Queste sono le parole scritte dal nostro Francesco Fiori quando rientrò da Roma e dal compleanno di Tutto il Calcio celebrato nella mitica sede di Via Asiago 10 e scritto su Gazzetta Fan News (qui il link)
I sogni che diventano realtà: viva Tutto il Calcio Minuto per Minuto
“Ci son sogni che diventano realtà e realtà che diventano sogni”, ecco la celebrazione del sessantesimo compleanno di Tutto il Calcio Minuto per Minuto
“La Stock 84 vi invita all’ascolto di Tutto il Calcio Minuto per Minuto“.
Quante domeniche che son iniziate così, sognando il calcio attraverso una radio, chiudendo gli occhi e lasciandosi trasportare da voci mitiche. Lo scorso venerdì 10 gennaio Tutto il Calcio Minuto per Minuto ha spento le 60 candeline e lo ha fatto da protagonista indiscusso, facendo sognare chi era lì e ripercorrendo una storia che è la stessa di un calcio romantico che oggi ha perso fantasia.
I “paladini del microfono“, vero patrimonio Unesco, si ritrovano negli studi di Via Asiago per celebrale la trasmissione più fenomenale della radio, capace, senza concorrenza tv, di tenere all’ascolto anche 25 milioni di italiani in una sola domenica.
Si va dal padrone di casa, Filippo Corsini, che ha raccolto il testimone di Provenzali nel 2012, a Massimo De Luca, a sua volta conduttore nel 1987 nel post Bortoluzzi, per arrivare alla fierezza di Riccardo Cucchi, uno che insegna che nella vita non bisogna mai smettere di sognare, passando poi per un indomito Ezio Luzzi (caduto nella presentazione riportando una frattura dell’omero che non gli ha impedito di proseguire i propri racconti, applausi!), Bruno Gentili e i suoi rimproveri, l’altissimo Giovanni Scaramuzzino, prima voce attuale, la follia velocistica e simpatica di Giulio Delfino, i mille racconti di Emanuele Dotto che starebbe ore e ore a spiegar sport, chiudendo poi con la genialità di Francesco Repice, gli occhi raggianti di Sara Meini, gli interventi di voci familiari come quelli di Tonino Raffa, il re della moviola Filippo Grassia, Andrea Coco, Nicky Pandolfini, Enzo Del Vecchio, Giuseppe Bisantis, Massimo Barchiesi e infine un indomito Emanuele Giacoia che a 91 anni lascia a bocca aperta per la gioia nel raccontare cosa sia far parte della storia del calcio, così come Claudio Ferretti, assente dell’ultim’ora ma facente parte dei fantastici 4 dei primi campi collegati .
E’ una squadra da sogno, meglio di un Dream Team che viene osservato dallo sguardo di Gioia Paolini che per tanti anni è stata dietro le quinte, impeccabile segretaria organizzativa che determinava gli aspetti tecnici dei collegamenti.
Aspettate un minuto.
Arriva una voce roca: “Ma laggiù che combinano?“
L’immaginario va lassù, oltre le stelle, c’è il Padre Eterno che è abbastanza impegnato. Deve tenere a bada Enrico Ameri e Sandro Ciotti che si litigano la prima poltrona dell’omaggio dei 60 anni anni che noi comuni mortali non possiamo vedere, ma sognare.
Ciotti arriva in ritardo, un minuto prima della messa in onda: “Ero impegnato a batter San Pietro a carte“, in uno studio-stella che vede il trascinante Ameri, l’umorista Beppe Viola, la presenza rassicurante di Alfredo Provenzali e poi Everardo Dalla Noce, Livio Forma, che da lassù possono ancora ammirare e raccontare le prodezze di Ayrton Senna, Marco Pantani, del Grande Torino, del Sic e di chiunque sia volato via prima del tempo.
Un tempo che per Tutto il Calcio Minuto per Minuto significa anche rigore, compostezza, lealtà, ora che la contemporaneità delle partite è un ricordo, dove non può esistere chi interrompe il buon Ciotti, facendolo arrabbiare, dove però la passione e lo scrupolo professionale mai viene a mancare.
Tutto il Calcio è il sogno che ha accompagnato la vita di tanti tifosi, un amico di famiglia che ha unito le domeniche e che lasciava un briciolo di malinconia quando si arrivava alla sigla finale, con la voce dolcissima di Alfredo Provenzali.
Sulla terra o sulle stelle, la storia è sempre uguale, buon compleanno Tutto il Calcio Minuto per Minuto, grazie per ieri, per oggi e per domani, grazie per i sogni, i racconti e le emozioni in un calcio che oggi ha perso tanti valori ma che ha una certezza: la vostra radiocronaca!
Non smettete mai di farci sognare, perché i sogni, non devono mai finire.
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