Ispirazione Sportiva oggi racconta Jimmy Hill, calciatore, presidente, conduttore tv, in pratica tutto, per il calcio inglese che dopo le sue idee è diventato lo show che conosciamo oggi.
James William Thomas Hill nasce a Balham, Londra, il 22 luglio 1928, il pallone segna la sua vita iniziando come dilettante nel Brentford nel 1949 con una paga di 7 sterline a settimana, cui vi aggiungeva la vendita di lampadine in estate e facendo anche lo spazzacamino. Il Fulham lo chiama nel 1952, ammaliata dal suo carisma e da una mente pensante ben oltre i confini degli anni 50.
Si deve a Jimmy Hill l’abolizione del tetto salariale nelle squadre di calcio (massimo 20 sterline), leader sindacale che riesce a ottenere la libertà di un giocatore alla fine del suo contratto ed è lui a proporre e ottenere i tre punti per la vittoria nelle partite.
Nel Fulham è principalmente un attaccante ma durante la sua carriera gioca in tutti i ruoli, tranne portiere, perché dove c’è bisogno c’è Jimmy Hill.
Con i Cottagers segna 41 gol in 277 partite (5 in una sola partita contro il Doncaster Rovers) ma non è come calciatore che farà la storia, Hill inizia a cambiare il calcio inglese da quando nel 1956 viene nominato presidente dell’Associazione dei calciatori professionisti.
La carriera calcistica s’interrompe nel 1961 per un infortunio al ginocchio, ma è solo il calcio giocato a perdere Hill, il meglio deve ancora arrivare.
Hill consegue la qualifica di allenatore ad appena 24 anni, quando era ancora un giocatore del Fulham.
Il Coventry lo nomina manager ad appena 33 anni e appena Hill accetta pretende solo giocatori sotto i 25 anni, usa metodi innovativi come allenatore che pretende oltretutto di essere chiamato per nome piuttosto che capo, sostiene l’introduzione della pausa invernale, una creazione di una super league e partite infrasettimanali e notturne e almeno una in tv e in diretta almeno il venerdì sera, un genio che dal futuro fa un salto negli anni 60.
La sua squadra risale dal fondo della terza divisione sino alla massima serie ma alla seconda promozione per Jimmy Hill ci sono le sirene della tv, oltre al mancato rinnovo che lui aveva richiesto per una durata di 10 anni.
Prima però il Coventry cambia tutto, dal kit in casa (diventa celeste) all’aver un soprannome, un inno (scritto ovviamente da Jimmy), addirittura il primo tabellone elettronico del calcio inglese, una rivista prepartita e quindi uno show che attira il tifoso ben prima del fischio iniziale. Per gli spostamenti in trasferta nessun problema, Jimmy Hill si occupa anche del servizio ferroviario del club. Era l’inizio del “Sky Blue revolution” e Hill ci tornerà nel 1975 come amministratore delegato prima e presidente dopo, abbracciando la prima sponsorizzazione della Talbot sulle maglie.
Quando Jimmy Hill approda alla tv siamo negli anni 70, con tutti i limiti strutturali dell’epoca e quando si voleva analizzare una partita la si doveva vedere dal vivo prima e Jimmy faceva proprio così usando spesso aerei privati arrivando quasi al limite della trasmissione. L’esordio è come opinionista della finale di FA Cup del 1964 per ITV e tra gli applausi è della BBC per il vittorioso Mondiale del 1966.
Da quel momento è tutta in discesa la carriera di Hill. Il suo pronunciato mento e le sue analisi tv colpiscono il pubblico che, con poca concorrenza, pende dalle sue labbra. E’ capo dello sport della London Weekend Television dal 1967 al 1972 e vicedirettore dei programmi nel 1972/73.
Hill è tuttofare, ma niente può far pensare che possa fare anche il guardalinee. Ebbene, nel 1972, durante Arsenal-Liverpool si stira un muscolo il sig.Dennis Drewitt che impossibilitato al proseguo della gara rischia di non far disputare la partita. La FA è chiara sulle regole, senza un arbitro e due assistenti non si gioca, così lo speaker annuncia (calcio romantico) se per caso allo stadio ci sia un arbitro qualificato chi vi si trova tra il pubblico? Jimmy, “arbitroqualificato” Hill, che al volo indossa una tuta e fa disputare il match.
Quando nasce Match of The Day nessuno immagina che ci sarà un solo uomo al comando e che il sodalizio possa durare 30 anni. L’uomo solo al comando è ovviamente Jimmy Hill, programma che in coppia con Malcolm Allison diverte e fa diventare il conduttore una celebrità.
Nel 1977, per far capire il grado di onnipotenza, a Loftus Road Grand, vicino al Television Center, una foto gigante di Hill è tagliata in 2.000 pezzi e tenuta in alto dagli scolari per omaggiarlo.
Istrionico, nemico degli scozzesi che non perdevano occasione per cantargli coro contrari, Hill godeva in tutto questo, lui che aveva cambiato per sempre il modo di vivere il calcio inglese.
Un giorno nel 2004 suona l’allarme antincendio negli studi televisivi dove Hill sta raccontando il calcio inglese, tutti vorrebbero scappare d’impeto, lui disse: “La nazione ha bisogno di noi. Da qua non andiamo via!“
Alla BBC resta fino al 1999 prima di approdare a Sky Sports dove partecipa al Sunday Supplement di Jimmy Hill, con la Hall Of Fame del National Football Museum che lo accoglie col premio speciale alla carriera nel 2010.
Non si dimentica di lui il Coventry che nel luglio 2011 al Ricoh Stadium erige una statua in bronzo per la loro leggenda
Alla fine dei conti Hill conduce Match of The Day dal 1966 al 1998, un record assoluto, con oltre 600 apparizioni.
Jimmy Hill morirà a 87 anni, il 19 dicembre del 2015, immaginandolo oggi a raccontare il calcio tra gli angeli.
Match of The Day ancora adesso è l’icona del calcio inglese ed è condotto dall’ex bomber irriverente Gary Lineker.