Sogna Vincenzo sogna! Ora Nibali è un mito
Il successo di Nibali alla Sanremo, dal sogno alla realtà di un campionissimo
Articolo del 2018, disponibile su: Sogna Vincenzo sogna! Ora Nibali è un mito – Gazzetta Fan News
“E ti diranno parole rosse come il sangue
Nere come la notte
Ma non è vero, ragazzo
Che la ragione sta sempre col più forte
Io conosco poeti
Che spostano i fiumi con il pensiero
E naviganti infiniti
Che sanno parlare con il cielo
Chiudi gli occhi, ragazzo
E credi solo a quel che vedi dentro
Stringi i pugni, ragazzo
Non lasciargliela vinta neanche un momento
Copri l’amore, ragazzo
Ma non nasconderlo sotto il mantello
A volte passa qualcuno
A volte c’è qualcuno che deve vederlo
Sogna, ragazzo sogna
Quando sale il vento
Nelle vie del cuore
Quando un uomo vive
Per le sue parole
O non vive più
Sogna, ragazzo sogna
Non lasciarlo solo contro questo mondo
Non lasciarlo andare sogna fino in fondo
Fallo pure tu“
Con le parole di Vecchioni riviviamo il sogno di Vincenzo Nibali, da sabato entrato nella leggenda come trionfatore della Milano-Sanremo, la Classicissima di Primavera.
Mancavano 5,3 km al traguardo e chi aveva osservato Vincenzino aveva avuto un dolcissimo deja vu col Pirata. Alleggerimento di tutto, ma senza bandana ciò che doveva essere tolto erano mantellina e manicotti.
Vincenzo ringhiava, non voleva lasciar nulla al caso, si faceva strada spostando con la mano chi si intrometteva tra sé e la storia.
La Cipressa non aveva fatto la sperata selezione. Solo Kittel tra i velocisti si attardava mentre Sagan continuava a osservare il panorama forte di una condizione superba.
Bastava marcare Kwiatkowski e poi il buon Peter avrebbe esploso tutta la fragranza della sua forza.
Serviva un pazzo, o un fenomeno.
Sogna Vincenzo sogna.
Resta il Poggio, teatro dell’ultima fatica che annovera ben 291 chilometri di leggenda. A 5,3 dalla fine si muove Neilandts e subito dietro spunta una maglia del Team Bahrain.
E’ come sentire la musica del Pirata dei Caraibi.
Vincenzo parte, vento contro, ringhia contro tutto e tutti, soffre, mani alte sul manubrio e via verso la storia.
In quel momento ogni italiano salta sulla sedia come i bei tempi di scattava in salita. Sagan e Kwiatkowski si studiano, è troppo presto per inseguire e Nibali non può farcela.
Sogna Vincenzo sogna, undici, dieci, nove secondi di vantaggio, ti spinge tutta Sanremo, ti spinge tutta l’Italia che urla ammaliata.
Gli ultimi due chilometri con vento in faccia sono una guerra in cui solo chi ha talento può vincere e Vincenzo talento ne ha da vendere, come quando nel Giro 2016 la cronoscalata dell’Alpe di Siusi e poi ad Andalo lo fanno precipitare a 4’43”da Kruijswijk prima della gloriosa rimonta sulle Alpi firmata anche dall’aiuto dell’indimenticabile Michele Scarponi verso il bis rosa.
Già, Scarponi da lassù avrà gioito.
Sogna Vincenzo sogna, manca poco, telecamere fisse, il gruppo arriva velocissimo ma non può più nulla tra te e la storia.
Sogna Vincenzo, che hai fatto?
Hai vinto e sei entrato nella leggenda, il sesto ciclista dopo Anquetil, Gimondi, Merckx, Hinault e Contador ad aver vinto i tre grandi giri ora mette nel palmares anche la Classicissima.
Non è un sogno Vincenzo, sei semplicemente leggenda.
Fonte: l’autore Francesco Fiori
Lo sapevi che??? La profezia di Cannavò:
“Sotto un caccia ho incontrato il futuro”, parole nero su rosa quelle scritte da Candido Cannavò su La Gazzetta dello Sport durante il primo Giro di Vincenzo e contemporaneamente all’evento dell’Harrier AV-8B, un poderoso caccia nella presentazione della corsa sulla portaerei Garibaldi e nella rubrica Fatemi Capire scriveva così: “Io, sognatore impenitente, penso di raccontare un giorno, sotto un jet della marina, l’aver conosciuto il campione di un’epoca. Poi rimettiamo i piedi per terra”.
Correva l’anno 2007, ci aveva visto benissimo.