Data di pubblicazione: 2018
Editore: Bompiani
Oggi Ispirazione Sportiva presenta la biografia di chi, nell’olimpo del grande calcio, sta tra i grandissimi, o anzi, sta tra le leggende: Johan Cruyff.
Nato e cresciuto letteralmente nell’Ajax dove divenne amico del giardiniere che in seguito alla morte del padre sposò la madre toccando con mano il prato dell’allora Amsterdam Arena fa grande i lancieri prima di venir tradito dopo 3 Coppe dei Campioni e 2 Palloni d’Oro, con i compagni che gli preferirono Kreuzer come capitano.
Sceglie così di andare al Barcellona dopo che alla madre riservarono un posto dietro ad un palo allo stadio dell’Ajax, riportando al successo i Blaugrana dopo anni di magra.
Ha rivoluzionato col suo modo di pensare l’organizzazione sia di Ajax che del Barca, sfiorando il successo con l’Olanda nel Mondiale 1974 e non partecipando nel 1978 a causa di uno sventato rapimento in Spagna.
“Johan Cruyff ha fatto la rivoluzione due volte, con i piedi e con la testa”
“Non sapevo nulla di calcio prima di incontrare Cruyff”. Pep Guardiola.
“Se avesse voluto, avrebbe potuto essere il miglior giocatore in ogni posizione del campo”. Eric Cantona.
La mia rivoluzione:
Lungo tutta la sua carriera Johan Cruyff è stato sinonimo di calcio totale, profeta di una nuova religione calcistica che unisce ordine e creatività, forza fisica e cervello, tradizione e rivoluzione.
Capelli lunghi modello beat generation, idee libere e temperamento ribelle, quella del Pelé bianco è una storia straordinaria che parte dalla periferia di Amsterdam e arriva dritta all’olimpo del calcio: Cruyff entra giovanissimo nell’Ajax e con la maglia della squadra olandese vincerà tre Coppe dei Campioni consecutive prima di passare al Barcellona nel 1973 per una cifra record. Grazie a lui in quella stagione i blaugrana tornano a vincere la Liga dopo quattordici anni. Tre volte Pallone d’Oro, nel 1974 guida la nazionale olandese alle finali dei mondiali contro la Germania Ovest. Dopo essersi ritirato nel 1984, porta la sua rivoluzione sulle panchine di Ajax e Barcellona e con la sua filosofia influenzerà generazioni di allenatori a venire. Nel 1997 ha dato vita alla Cruyff Foundation che promuove progetti sportivi per i più giovani. In La Mia Rivoluzione Cruyff si racconta con l’umorismo e l’onestà che l’hanno sempre contraddistinto e consegna alla sua autobiografia la storia di un’incredibile eredità.
E’ una delle figure che più hanno lasciato il segno nella storia del calcio. Senza il suo stile e la sua filosofia di gioco non esisterebbero Guardiola, Wenger, Messi o Cantona. I recenti successi del calcio spagnolo sia a livello nazionale sia internazionale sono per molti la dimostrazione dell’impatto di Cruyff sul calcio di oggi.
Cruyff è morto nel marzo del 2016, dopo aver combattuto una breve battaglia contro un cancro ai polmoni.
La sua squadra ideale:
- Lev Yashin
- Ruud Krol
- Carlos Alberto
- Pep Guardiola
- Franz Beckenbauer
- Piet Keizer
- Garrincha
- Bobby Charlton
- Alfredo Di Stefano
- Maradona
- Pelé