La biblioteca di Ispirazione Sportiva si arricchisce oggi del libro di Andrea Renzi, un opera meticolosa e frutto di almeno 20 anni di ricerche e risultati sul mondo del wrestling. S’intitola Wrestling, dalle origini all’alba del terzo millennio, con all’interno i disegni dei lottatori più rappresentativi firmati dalla matita di Denis Pirola.
Andrea Renzi, giornalista che si occupa di basket sul sito San Marino RTV (vincitore del premio Fair Play della promozione della letteratura sportiva), riporta sul cartaceo uno sport che per tante generazioni è stato intrattenimento, fantasia e passione, dalla voce NJPW di Fusaro prima e di Tele+2 con Dan Peterson poi, sino ai giorni nostri.
L’opera si concentra nel calcolo dei risultati di 1.280 lottatori, tra vittorie e sconfitte pulite, o vittorie al netto di scorrettezze o interferenze. Un viaggio mondiale, perché non solo boom negli Stati Uniti, ma anche India, con i risultati impressionanti di The Great Gama fino al 2008, anno in cui si chiudono le statistiche.
I wrestler son divisi in fasce, con l’inizio della lotta moderna che parte dal 1845 e racconta peripezie di grandi nomi come Ultimate Warrior, Hulk Hogan ma anche ad esempio i meno famosi Lou Thesz, con chiusura nel pensiero di Roberto Amato e Mike Raho con sguardo al wrestling italiano.
Ne abbiamo approfittato per fare anche una chiacchierata con l’autore del libro, che ha risposto con l’entusiasmo che lo contraddistingue alle nostre curiosità.
Andrea, da dove nasce l’idea di questo libro?
L’idea è nata dal fatto che non seguendo più dal 2008 in maniera assidua a causa dei cambiamenti della disciplina che mi hanno disappassionato, volevo donare un lascito che vale sia per i vecchi che per i nuovi fan. Nessun libro ha mai analizzato tutta la storia del wrestling delle principali nazioni anche e non solo nell’aspetto puramente sportivo e allora sentivo di doverlo fare io.
Come definiresti il wrestling per i non appassionati?
Per me il wrestling è la simulazione di uno sport da combattimento con storie e personaggi di fantasia, anche se nasce come lotta vera.
Il tuo match dei sogni?
Ultimate Warrior vs Hulk Hogan di Wrestlemania 6 nel 1990 per l’invincibilità e il carisma di entrambi.
Quale consideri sia stato l’apice del wrestling?
Il periodo 1990 – 91 per la grande quantità di grandi stelle dall’immenso carisma non solo della WWF, ma anche WCW, NJPW, e mondo in generale. Soprattutto la WWF, quello fu l’apice della Golden era. Forse anche gli anni 50 – 60 negli USA come star power e popolarità sono a quei livelli, ma essendo allora il wrestling territoriale, mancavano grandi eventi dove raggruppare fan da tutte le zone. Per la lotta vera invece 1909 – 1910
Se ti dico wrestling attitude?
Personaggi più approfonditi rispetto alla golden era, come carisma secondo me di pochissimo inferiori, però show troppo frenetici dove quello che prima facevi in 4 anni lì si faceva in 6 mesi, come i troppi turn e match ripetuti troppi volte.
Cosa ne pensi del wrestling attuale?
Del wrestling attuale penso che i risultati sono poco curati e i wrestler alternano momenti da grandi campioni a momenti bui. Il livello atletico però è superiore.
Andrea Renzi è raggiungibile a andrearenzi41@gmail.com o sulla sua pagina Facebook!