La Biblioteca di Ispirazione Sportiva racconta oggi il libro di un calciatore unico, uno che è riuscito a disputare il derby della Mole e quello della Madonnina con entrambe le squadre cittadine: Aldo Serena e il suo “I Miei Colpi di Testa“, scritto con Franco Vanni.
La sua carriera si divide tra Inter, Milan, Torino, Juventus e ancora in nerazzurro e rossonero (con parentesi a Como e Bari inizialmente), in un’epoca in cui erano i club a decidere le sorti dei calciatori, senza troppe trattative.
E allora il giovane Aldo (che non sapeva di chiamarsi così, leggere per credere), che ha l’Inter nel cuore e una caparbietà che nasce da Montebelluna si scopre attaccante, pronto sempre ad uscir dal campo stremato.
Chiede spazio in nerazzurro ma in attacco ci sono Altobelli e Beccalossi e Aldo mette in mezzo anche gli studi all’ISEF, poi ecco il primo colpo di scena, Sandro Mazzola con una telefonata spiegava all’attaccante che lui, Pasinato e Canuti erano appena stati ceduti al Milan in cambio di Fulvio Collovati, con i rossoneri in Serie B.
In quel 1982/83 al Milan arrivano i gol, con gli applausi per una doppietta nel derby del Mundialito per Club, il primo derby degli ultimi 15 mesi che destina Serena ad un posto nel cuore del Milan, che dura pochissimo, perché la stagione successiva è ancora ritorno in nerazzurro.
La seconda avventura dura una sola stagione, l’Inter vende Serena all’Udinese ma lui rifiuta e va al Toro, il tutto mentre è alle Olimpiadi del 1984 con l’Under 21 e in granata lo accoglie Luciano Moggi e il presidente Sergio Rossi. E’ il campionato 1984/85, quello forse con più sorprese in Serie A, col Verona Campione d’Italia. Per Aldo solito gol nel derby.
Ma non solo, dopo il Toro ecco il colpo di scena, due anni alla Juve dove incontra l’ansia per il derby, dove segna, e ancora il ritorno all’Inter, questa volta da protagonista nello Scudetto dei Record.
Si arriva poi alla notte da incubo, quella di Italia 90 dove Serena è tra i rigoristi di una partita maledetta e sbaglia dagli 11 metri. La sua carriera è all’apice ma da quel momento inizia la discesa. Nell’Inter passa dall’aver Ramon Diaz a Jurgen Klinsmann in attacco e i due si pestano spesso i piedi. Nel 90/91 capisce che è ora di cambiare aria. Si accorda con il Milan e all’ultimo momento deve declinare il desiderio di Trapattoni che lo vorrebbe con se alla Juventus. La parola data è più forte di qualsiasi offerta economica.
Ma in quel Milan, anche causa di fastidi fisici, Serena sarà solo sparring partner, chiuso dai vari Van Basten, Simone e Massaro. A 33 anni la decisione di ritirarsi e in quel momento la scelta migliore, entrare nel mondo della tv dove si segnala come un ottimo opinionista e seconda voce nelle telecronache delle partite.
Certo, quella sera nelle Notti Magiche…
Il libro è veramente bello e ripercorre la carriera di un attaccante atipico, che ha saputo decidere i derby della Mole e della Madonnina, senza mai risparmiarsi al di là dei colori indossati.