Gio. Nov 21st, 2024

Cade l’Inter sotto i colpi degli ex Candreva, Keita e di Claudio Ranieri in panca. Sconfitta rovinosa per il mancato sorpasso al Milan che cade contro la Juventus, ma soprattutto stop nel momento in cui l’autostima nerazzurra ha bisogno di certezze.

Non sono stati giorni senza spifferi in casa Inter, dalla spasmodica ricerca di un vice Lukaku che si scontra contro la voce di un mercato autofinanziato che, è così dappertutto, solo a Milano fa gridare allo scandalo, agli esuberi, a Suning che prima vende e che poi impegna il giocattolo che fu di Moratti.

Se nel mondo calcistico anche il Real Madrid, la squadra del secolo (e per secolo si va dal 1900 al 2000) ha difficoltà economiche create dal grave problema covid non vediamo il perché di tutto questo allarmismo sponda Inter, dove anche il minimo problema viene urlato come isterismo.

Conte ha perso ieri, mister 12 milioni non è riuscito a ribaltare una partita sotto 2-0, Sanchez ha sbagliato un rigore e subito la statistica gli ricorda che sugli ultimi 12 tirati ne ha fallito 8 (ma non era Lautaro l’altro rigorista?), e che inserire Perisic, Lukaku, Eriksen (per lui 20 minuti ieri) non cambia le sorti del destino di una gara che Ranieri ha fatto interpretare ai suoi in maniera perfetta.

Unica reale critica per Conte: lasciamo perdere i piccioni, causa del secondo gol secondo l’allenatore dell’Inter.

Il campionato così si riapre, con la Roma che zitta zitta prosegue la sua marcia in alto, a meno 4 dal Milan e che, con tranquillità, sta vedendo maturare i frutti di un buon allenatore come Fonseca, che ieri ha scoperto anche un Borja Mayoral come vice Dzeko e che domenica alle ore 12:30 sfiderà proprio l’Inter di Conte all’Olimpico.

Mai dar per morta la Juve, calcolata a meno 13 dagli esperti e che ora si trova potenzialmente a meno 4 dalla capolista, in un campionato che si prospetta molto più incerto rispetto al previsto e con la corsa al titolo d’inverno tutta da gustare.

La sorpresa della giornata, oltre alla Samp, è la vittoria dello Spezia a Napoli, tre pesantissimi punti che portano la squadra di Italiano al quint’ultimo posto, a pari punti con un Cagliari in caduta libera dopo la rovinosa sconfitta interna contro il Benevento, a soli due punti dalla zona B dove ad oggi ci sono Crotone, 9 punti, Genoa 11 e Parma e Torino a 12, con i felsinei che riabbracciano D’Aversa al posto di Liverani, esonerato dopo lo show dell’Atalanta di Gasperini che ormai ha superato lo choc del caso Gomez.

Di Francesco Fiori

Francesco Fiori è un giornalista sardo, classe 1983, con la passione per il racconto dello sport. Di tutto lo sport. Aveva 6 anni quando, sicuramente errore o destino, ebbe in regalo una semplice radio, senza pensare alle conseguenze successive del pianeta sportivo. Una domenica, finiti i compiti, giocando con quel mezzo, captò la voce roca di Sandro Ciotti. Aveva appena scoperto l’esistenza di Tutto il calcio minuto per minuto. La prima sfida arriva nella stagione calcistica 90/91, quando lo zio, incredibile giornalista locale, gli diede come compito raccontare la giornata calcistica appena conclusa. Quel tema, ad appena 7 anni, risultò migliore rispetto alle tabelline, mai entrate volentieri in testa. Il premio fu la presenza alla gara di cartello della squadra del suo paese, il Ploaghe, due settimane più tardi. Destino volle che la morte prese suo zio proprio il mercoledì prima, innescando in Fiori la voglia di diventare giornalista. A scuola alla domanda “Hai solo il calcio in testa?” rispondeva “No, anche il ciclismo” e gli anni di partite contemporanee la domenica e di Tele +2 col calcio estero crearono un piccolo “psicopatico sportivo”. Tra gli sport di cui si innamora c’è l’hockey americano, soprattutto nella mitologica figura di Mario Lemieux. Poco prima della morte del padre, nel febbraio 2001, Fiori trova su La Gazzetta dello Sport proprio un trafiletto con scritto del ritorno sul ghiaccio di Lemieux dopo aver sconfitto una forma tumorale e un ritiro di 3 anni. Da lì altra promessa, qualora arrivi la possibilità di scrivere un articolo, questo sarà su Lemieux il Magnifico. Diventato ragioniere capisce immediatamente che iva e fatture sono molto più noiose del previsto e la prima collaborazione col giornale “Sa Bovida” gli fanno capire le regole basi del giornalismo, cosa che Fiori ignorava ma che rispettava, chiedendo solo la possibilità di scrivere e far colpo. Chiusa la parentesi Sa Bovida per problemi logistici e di salute dell’immenso Antonio Delitala ecco il primo reale colpo di fulmine, il sito di hockey Nhl Playitusa che non ha un articolo su Lemieux. Il direttore, con una mail che Fiori ancora oggi custodisce, risponde: “Beh, perché non provi a scriverne uno tu?” Il resto è la storia scritta al pc dopo averne scritto 5 pagine in un quadernone a quadretti. Un cambio di lavoro, non per sua volontà, spariglia le carte in tavola, col ragazzo che stando fuori casa tutto il tempo deve abbandonare la scrittura, ma peggio ancora va col primo di 3 ictus che colpiscono la mamma proprio in quel periodo. Tempo al tempo e con un altro cambio di lavoro ecco l’opzione che lo colpisce, scrivere della sua amata Inter sul sito SpazioInter. Gli inizi sono complicati, scrivere secondo le regole e non avere carta bianca lo bloccano un pochino, fino all’esplosione che nel sito si chiama Live. Il Live sarebbe il racconto, minuto per minuto e in contemporanea, della partita in tv e a Fiori tocca esordire con Milan-Inter. Quella sera il divertimento raggiunge le stelle, anzi, le supera e da quel momento l’impegno è triplo, con le perle di interviste a Sandro Mazzola (che risate), Gigi Simoni (che gentilezza) e Riccardo Cucchi, suo idolo radiofonico. Il tesserino da giornalista gli fa mantenere la parola data a 6 anni e ancor più sorprendente è la proposta di essere addetto stampa proprio della squadra locale, andare a vedere quelle partite che il destino gli negarono nel 1991. Si chiede spesso se sia il destino a far scherzi oppure se semplicemente la vita va accettata per quella che è. Il 30 gennaio 2021, dopo un ricovero di un mese con tutte le aggravanti possibili, in ospedale viene a mancare la mamma di Francesco. Il colpo è brutale. Il conto è pesantissimo, la mente lontana, lo scrivere, anche solo un piccolo pensiero sulla giornata calcistica, è di una difficoltà che ad oggi è ancora lontana dall'essere superata. Il resto è storia o noia, dipende da che parte si vuol vedere, dagli articoli su Gazzetta Fan News al raccontare qualsiasi sport, perché per Fiori ogni sport ha un suo eroe e perché ora, con IspirazioneSportiva.com, sarà ancor più spettacolare dar libero sfogo a qualsiasi ispirazione, come dice il nome e come gli ha insegnato Riccardo Cucchi: “Nella vita mai smettere di sognare!”. Anzi, scusate il ritardo! Mail: fcroda@yahoo.it Fb: supermariolemieux pec: francesco.fiori@pecgiornalisti.it