Cade l’Inter sotto i colpi degli ex Candreva, Keita e di Claudio Ranieri in panca. Sconfitta rovinosa per il mancato sorpasso al Milan che cade contro la Juventus, ma soprattutto stop nel momento in cui l’autostima nerazzurra ha bisogno di certezze.
Non sono stati giorni senza spifferi in casa Inter, dalla spasmodica ricerca di un vice Lukaku che si scontra contro la voce di un mercato autofinanziato che, è così dappertutto, solo a Milano fa gridare allo scandalo, agli esuberi, a Suning che prima vende e che poi impegna il giocattolo che fu di Moratti.
Se nel mondo calcistico anche il Real Madrid, la squadra del secolo (e per secolo si va dal 1900 al 2000) ha difficoltà economiche create dal grave problema covid non vediamo il perché di tutto questo allarmismo sponda Inter, dove anche il minimo problema viene urlato come isterismo.
Conte ha perso ieri, mister 12 milioni non è riuscito a ribaltare una partita sotto 2-0, Sanchez ha sbagliato un rigore e subito la statistica gli ricorda che sugli ultimi 12 tirati ne ha fallito 8 (ma non era Lautaro l’altro rigorista?), e che inserire Perisic, Lukaku, Eriksen (per lui 20 minuti ieri) non cambia le sorti del destino di una gara che Ranieri ha fatto interpretare ai suoi in maniera perfetta.
Unica reale critica per Conte: lasciamo perdere i piccioni, causa del secondo gol secondo l’allenatore dell’Inter.
Il campionato così si riapre, con la Roma che zitta zitta prosegue la sua marcia in alto, a meno 4 dal Milan e che, con tranquillità, sta vedendo maturare i frutti di un buon allenatore come Fonseca, che ieri ha scoperto anche un Borja Mayoral come vice Dzeko e che domenica alle ore 12:30 sfiderà proprio l’Inter di Conte all’Olimpico.
Mai dar per morta la Juve, calcolata a meno 13 dagli esperti e che ora si trova potenzialmente a meno 4 dalla capolista, in un campionato che si prospetta molto più incerto rispetto al previsto e con la corsa al titolo d’inverno tutta da gustare.
La sorpresa della giornata, oltre alla Samp, è la vittoria dello Spezia a Napoli, tre pesantissimi punti che portano la squadra di Italiano al quint’ultimo posto, a pari punti con un Cagliari in caduta libera dopo la rovinosa sconfitta interna contro il Benevento, a soli due punti dalla zona B dove ad oggi ci sono Crotone, 9 punti, Genoa 11 e Parma e Torino a 12, con i felsinei che riabbracciano D’Aversa al posto di Liverani, esonerato dopo lo show dell’Atalanta di Gasperini che ormai ha superato lo choc del caso Gomez.