I sogni del Newcastle 1995/96 di vincere un titolo dopo 68 anni vanno a sbattere contro la classe del Re, Eric Cantona
Eric Cantona non è mai stato un tipo convenzionale. Colletto alzato e sguardo minaccioso come carta d’identità, un carattere che dir focoso è poco e sopratutto tanta classe. Nel 1995 annuncia il ritiro ma Alex Ferguson lo convince a proseguire con lo United, c’è un conto in sospeso con la sorte.
Contro il Re francese ci sono le speranze di una squadra che non vince il titolo dal 1926/27, che nel 92/93 è appena risalita dalla First Division e ha nel proprietario, Sir John Hall, la figura ambiziosa di chi vuol vincere e dare al Newcastle una gioia che il suo pubblico, la Toon Army, sogna da sempre. Per vincere la Premier non si bada a spese, i Magpies (le gazze) acquistano Les Ferdinand, bomber di razza e sopratutto David Ginola, funambolo connazionale di Cantona che sembra un divo prestato al mondo del pallone.
Il Newcastle parte con l’acceleratore a tavoletta, Ginola come ala sinistra regala spettacolo e la Toon Army si innamora della squadra targata 95-96 che vince sette delle prime otto partite arrivando ad avere 12 punti di vantaggio sulla seconda. L’avversaria principale è il Manchester United orfano ad inizio stagione di Cantona, causa otto mesi di squalifica a causa di un calcione al tifoso del Crystal Palace, che ha ceduto i vari Ince, Kanchelskis e Hughes, scommettendo sui baby Beckham, Scholes, Butt e i fratelli Neville, i “Fergie’s Fledglings“.
Il 1 ottobre Eric Cantona ritorna in campo segnando nel 2-2 contro il Liverpool. La vecchia volpe Ferguson non si preoccupa di essere a meno dieci dal Newcastle a Natale, mentre sponda opposta si sogna il successo bianconero, nonostante dopo Santo Stefano l’ex Andy Cole (55 gol in 70 partite con i Magpies) consegna la vittoria ai Red Devils nello scontro diretto.
Poco male pensa la Toon Army, il distacco scende a sette punti e qua entrano in gioco due fattori: Ferguson e Cantona. Il manager pluridecorato inizia giochetti mentali che sciolgono il Newcastle, mentre il Re ha semplicemente deciso di dominare in campo. Marzo è decisivo per la Premier, altro scontro diretto con Peter Schmeichel che non fa passare neanche l’aria dentro la porta dei Red Devils, poi nel secondo tempo Neville crossa, il Re colpisce al volo e di contro balzo la palla entra in rete, Cantona decide di tornare sul trono.
Il distacco tra Newcastle e Man.United è ora di un solo punto, l’inesperienza viene pagata cara e i Magpies somigliano sempre più a Ginola, bello ma poco concreto. Il sorpasso avviene il 20 marzo, quando sempre Cantona chiude il suo mese d’oro segnando per la terza partita di fila (striscia di gol consecutivi che arriva a 6 gare) battendo l’Arsenal e prendendosi il primo posto che non lasceranno più, vincendo poi anche la Coppa d’Inghilterra per il secondo double della squadra.
Il Newcastle finirà il campionato al secondo posto, votata dalla Toon Army come la squadra più divertente della loro storia ma purtroppo anche perdente. Ginola e Ferdinand chiuderanno 5 e 25 gol, con l’inutile soddisfazione di battere lo United per 5-0 nella stagione successiva. Eric Cantona sarà il demone che distrugge i sogni dei Magpies, votato calciatore dell’anno grazie a 14 gol in 30 partite. Si ritirerà nel 1997 a soli 30 anni, nonostante una corte spietata di Massimo Moratti che lo desidera nella sua nuova Inter.
La Toon Army sognerà ancora, mettendo sotto contratto nel 1996/97 il ragazzo di Newcastle che ha appena segnato 31 reti e condotto l’anno prima il Blackburn ad uno storico titolo. Si chiama Alan Shearer ma neanche lui, nonostante 206 gol in bianconero (260 complessivi, recordman in Premier), riuscirà a far gioire i Magpies.
Fonte Gazzetta Fan News, autore Francesco Fiori http://gazzettafannews.it/calcio/calcio-estero/quando-la-toon-army-del-9596-sogno-il-titolo-contro-il-re-cantona/
Foto: Getty Images