Su Ayrton Senna si son scritti molti libri, alcuni leggendari, altri rivedibili. Quello di Valeria Biotti “Un dio immortale alla ricerca della felicità” appartiene alla prima categoria.
Senna rivive attraverso gli occhi di una bimba concepita a Zandvoort (quindi per forza con le corse nel sangue) e passa da quel tragico 1 maggio dove ognuno di noi ricorda che faceva alle 14.17, orario dello schianto al Tamburello del Dio brasiliano.
Il libro narra gli amori tormentati di Senna, le gare incredibili, da Suzuka a Donington, i segreti del brasiliano raccontati immedesimandosi anche in altri personaggi. Un libro che scorre veloce nella lettura e che ai pochi che non conoscono Ayrton lascia quel pensiero dolce amaro di chi troppo presto è diventato leggenda.
In questi giorni poi, il libro ha acquisito una sorta di restyling, con ulteriori interviste che ne amplificano il capolavoro.
Quest’opera, presentata da chi vi scrive (prima volta nella vita) al Festival della Letteratura Sportiva di Bono, in Sardegna, è un orgoglio per chi ha spiegato in maniera perfetta (Valeria Biotti) la vita su Ayrton Senna. L’emozione di esser poi al microfono e far da spalla a lei è stata una delle emozioni più grandi del 2024, col libro che è super consigliato.
Di Valeria Biotti scrive il fantastico gruppo Mens Sana di Bono:
“Giornalista, autrice, speaker radiofonica e vignettista, ha al suo attivo collaborazioni con diverse testate, tra cui Il Fatto Quotidiano, Pubblico, Il Male, Il Misfatto. Sociologa, si occupa di Politiche Familiari e Diritti dei Minori presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Scrive sul Corriere dello Sport e ha una rubrica di satira sociale su People for Planet. Vincitrice di cinque “Microfono d’oro – Oscar della radiofonia romana”, conduce una trasmissione quotidiana di approfondimento sportivo”.
E del libro su Ayrton Senna:
“Per Ayrton Senna «vincere è come una droga, una sensazione intensa, non ne puoi più fare a meno»: una dipendenza fisica e della mente che lo ha spinto costantemente a migliorare e a superare i propri limiti, costruendo il proprio mito con disciplina e sacrificio. L’unico modo che conosceva di stare nel mondo era quello di essere sempre più veloce, fino trasformarsi nel ronzio assordante e penetrante del motore sulla pista”.
Il video della presentazione del libro di Valeria Biotti al Festival Mens Sana 2024 a Bono (SS):
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